La corretta quantità di carburante spruzzata nella camera di combustione dagli iniettori dipende fondamentalmente dai dati che rileva il debimetro (detto anche flussometro). Si tratta di un sensore davvero importante che deve essere sempre ben pulito per svolgere perfettamente il suo compito.
Equipaggia tutti i motori a benzina o diesel a iniezione elettronica ed è disposto tra il filtro dell’aria e il collettore di aspirazione, a monte dei corpi farfallati. Ha il compito di misurare il flusso dell’aria aspirata per poi trasmetterne i dati alla centralina di gestione del motore, che determina la corretta miscela aria-carburante e la mappatura ottimale fra quelle memorizzate dal costruttore.
Quelli preferiti sono due
Fra i vari tipi di debimetro, due sono più diffusi e collaudati. Il primo è dotato di un’aletta mobile che si apre o si chiude seguendo la corrente creata dal flusso d’aria: è collegata a una resistenza variabile che traduce il suo spostamento in un segnale elettrico, che poi viene “letto” dalla centralina.
Più moderno quello definito a “filo caldo”: un cavetto elettrico nudo disposto nel condotto di aspirazione e mantenuto a temperatura costante (di solito circa 120 °C), che si raffredda in misura proporzionale al flusso d’aria aspirato. Il dispositivo rileva quanta corrente deve essere fornita al filo per mantenerne costante la temperatura, per poi trasmettere i dati alla centralina che stabilisce la corretta aliquota di carburante da iniettare nelle camere di combustione.
Quando è sporco, meglio sostituirlo
Le necessità di manutenzione del debimetro non sono impegnative, tanto che si interviene “una tantum” solo nel caso si sporchi, sia difettoso o non funzioni. Quando le polveri, i fumi o i vapori d’olio che sfuggono al filtro entrano nel condotto di aspirazione, arrivando a sporcarlo, il suo funzionamento non è più attendibile.
Ne conseguono fastidi anche gravi (dalla perdita di potenza, all’incremento dei consumi e delle emissioni inquinanti, oltre all’imprecisa gestione dell’iniezione, del sistema di scarico e della valvola EGR), e spesso il motore va “in protezione”, facendo accendere la relativa spia gialla nel cruscotto.
I controlli conviene effettuarli ogni 50.000 km (di impiego medio della vettura), e nel caso che il debimetro risulti effettivamente sporco, considerando che per la pulizia sono necessarie parecchia attenzione ed esperienza, suggeriamo comunque di sostituire il pezzo (che, peraltro, non ha un costo elevato).